Regolare la temperatura di mandata dell'acqua
Capitolo 7
Il Vademecum è diviso in vari articoli:
Vademecum per il risparmio energetico
Cosa deve fare il cittadino?
Modificare gli orari di accensione
Gestione manuale
Le caldaie sono generalmente dotate di un pannello di controllo presente sulla parte frontale delle stesse che ospita un interruttore generale e la strumentazione di regolazione. Tale regolazione agisce sulla potenza termica generata e non considera in alcun modo gli effettivi fabbisogni dovuti agli apporti interni, alle diverse esposizioni o ai profili di occupazione che caratterizzano i diversi ambienti. Per regolare la temperatura di mandata dell’acqua prodotta dalla caldaia per il riscaldamento, si consiglia di impostare il regolatore dell’acqua (tipicamente identificato da un’icona con un termosifone) alla temperatura di mandata indicata per il proprio impianto. Questa non dovrebbe superare i seguenti valori suggeriti sulla base dei terminali di emissione installati:
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Radiatori70°C
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Ventilconvettori50°C
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Pannelli radianti a pavimento32°C
Se è presente un regolatore rotativo manuale, questo è dotata di una taratura che generalmente va da un valore minimo di 35°C a un massimo di 78°C. Per individuare la posizione che il regolatore deve assumere per avere la temperatura adeguata al proprio impianto, si consiglia di verificare la taratura nel libretto d’istruzioni della propria caldaia o, in caso di necessità, di contattare l’installatore o un tecnico specializzato. I regolatori dotati di un display digitale permettono una regolazione di maggiore precisione.
Regolazione con controllo remoto
Alcuni impianti sono dotati di un comando remoto caldaia che consiste in un pannello di controllo digitale installato all’interno dell’appartamento che dialoga con la caldaia, offrendo la possibilità di regolare e verificare le impostazioni relative alla temperatura di mandata dell’acqua calda per il riscaldamento e/o uso sanitario.
Regolazione automatica con sonda esterna
Se la caldaia è collegata a una sonda che rileva la temperatura esterna, è in grado di regolare automaticamente la temperatura di mandata dell’acqua. Tale tipo di regolatore è detto “di tipo compensato”.
La regolazione della temperatura dell'acqua a uso sanitario (ACS)
Qualora l’impianto sia utilizzato anche per la produzione di acqua calda a uso sanitario, si suggerisce di impostare la temperatura in maniera da contenere i consumi energetici. È opportuno, in particolare, che la temperatura di produzione dell’ACS sia regolata sulla base della temperatura realmente desiderata: impostare valori più elevati richiede la miscelazione con acqua fredda, sprecando energia e favorendo la formazione di calcare nei tubi.
Nel caso di caldaie che producono anche acqua calda sanitaria, si consiglia di impostare il regolatore della temperatura di mandata a un valore massimo di 45°C per ragioni di efficienza energetica. Ciò corrisponde a una posizione intermedia del regolatore. Tale regolatore può trovarsi direttamente sulla caldaia (qui è in genere un regolatore con l’icona di un rubinetto) o è possibile agire tramite il controllo remoto, installato all’interno dell’abitazione.